Sara Sacco

Io sono un artigiano digitale, utilizzo le nuove tecnologie della stampa 3d insieme alle tecniche tradizionali orafe.

Sara

1) Se dovessi definire la tua professione in due parole come ti definisci?

Il mio lavoro è difficile da descrivere in due parole ma direi Artigiana Digitale del Gioiello.

2) In cosa consiste nel dettaglio il tuo lavoro?

Domanda complicata. Io creo gioielli, li disegno manualmente per dargli una forma iniziale, tridimensionalmente a cad creo il modello e lo ingegnerizzo per essere prodootto con la stampante 3d sotto forma di resina pronta per la microfusione orafa. Una volta ottenute le fusioni le trasformo attraverso il lavoro artigianale orafo, creando dei veri e propri gioielli. In particolare i miei gioielli sono ispirati al mondo dell'architettura e dell'urbano, da qui il nome del mio brand "Urban Slivers Design", frammenti urbani e di design. Prediligo lavorare il bronzo, materia viva che ossida e si trasforma cambiando il suo aspetto nel tempo, evolvendo con la persona che lo indossa.

3) Sei una nativa digitale oppure prima hai svolto un altro tipo di attività che non avesse niente a che fare con il web?

No, decisamente no. Ho lavorato per molti anni in ambito sportivo, ero istruttore di nuoto. La passione per la tecnologia ed in particolare per il gioiello è nata tardi ma ora non ne riesco più a fare a meno. E' un mondo in continua evoluzione ed estremamente affascinante. Il web è sempre presente nella mia professione sia per seguire le nuove evoluzioni nel mio settore, nella tencologia, ma anche per farmi conoscere e far vedere ed apprezzare, spero, il mio lavoro.

4) Che percorso hai fatto per arrivare dove sei ora? Come ci sei arrivata?

Ho iniziato studiando architettura al Politecnico di Milano ma quasi al termine dei miei studi ho compreso che non era la mia strada e mi sono iscritta e diplomata allo Ied di Milano in Design del Gioiello. Successivamente ho frequentato un Master in Ingengeria del Gioiello ad Alessandria, indetto dal Politecnico di Torino dove ho affrontato tematiche inerenti alla produzione e prototipazione del gioiello attraverso la stampante 3d. In ultimo ho voluto imparare a plasmare il metallo, ho frequentato la Scuola Orafa Ambrosiana, dove ho appreso la bellezza del creare con le proprie mani un gioiello, di percepire il calore della materia e donarle la bellezza nell'unicità artigianale. Nelle mie creazioni cerco di usare le tecnologie per esaltare la creatività ma di mantenere la bellezza e l'anima del gioiello unico o serie limitata e creato a mano. Cerco di unire innovazione e tradizione.

5) Sei imprenditrice oppure svolgi la tua professione in un’azienda?

Sono imprenditrice di me stessa, il mio lavoro è il mio sogno e, giorno dopo giorno, cerco di realizzarlo e renderlo sempre più reale.

6) Il tuo canale digitale che prediligi nello svolgere la tua professione?

I social sono sicuramente il modo più semplice per me di raccontarmi e narrare la mia storia di maker, artigiano digitale, avvicinando le persone al mio mondo ed alle mie passioni.

7) Qual è il tuo target di riferimento? E il tuo cliente ideale?

Il mio target ideale è una donna che ama differenziarsi, che vuole essere originale e controcorrente. Sentirsi unica esaltando il suo personale modo di essere e di vivere.

8) Quante ore al giorno dedichi alla tua professione?

Tutto il giorno e oltre direi, le passioni non si controllano.

9) Lavori da casa o hai uno studio/ufficio/spazio fisico in cui ti rechi ogni giorno?

Entrambi. Nella parte produttiva necessito di spazi e attrezzature adeguate per le lavorazioni orafe.

10) Lavori da sola o in gruppo?

Lavoro prevalentemente da sola ma nel tempo ho instaurato collaborazioni creative che mi hanno portato a condividere progetti comuni e a creare splendide amicizie.

11) Quale aspetto della tua professione ami di più?

Difficile discernere un aspetto che amo di più del mio lavoro, ogni fase per me è importante per veder concretizzare la mia idea, forse creare e sperimentare, ricercare l'ispirazione, la forma nuova o il materiale innovativo da utilizzare. Il pensare e realizzare qualcosa di nuovo sempre.

12) E la difficoltà più grande?

La difficoltà più grande è per me saper fermare il ciclo creativo per rendere l'idea reale, la ricerca continua della perfezione.

13) Mi puoi dire due parole di te, come persona, tralasciando l’aspetto professionale?

Ci provo. Sono una persona estremamente riservata e in apparenza timida. Sono un vulcano di idee e spesso viaggio nelle nuvole rincorrendo i miei sogni. Cerco la perfezione ma esalto l'imperfezione. Mi piace viaggiare, esplorare e conoscere il mondo. Adoro l'architettura ma anche l'arte in tutte le sue forme, ma ciò che amo di più è creare.

urban slivers design

Puoi trovare Sara Sacco online:

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Testi a cura di Enza Branca | Foto di Maricrea e Davide Secco

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